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Trento, 31 marzo 2018
sulla posizione di Ugo Rossi sul Dolomiti Pride
Comunicato Stampa dei Verdi del Trentino

I Verdi del Trentino manifestano tutta la loro solidarietà alla Comunità LGBTQ dopo il veto del presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi alla concessione del patrocinio per il Gaypride, Dolomiti Pride, che si terrà nei prossimi mesi a Trento. La posizione del Presidente, che non rispecchia la volontà popolare di accogliere e dare voce a tutte e tutti coloro che subiscono discriminazioni, offese e ingiurie e portano avanti con dignità il diritto ad avere riconosciuto il proprio orientamento sessuale, non rispecchia il sentire dei Trentini che, come spesso accade, in tema di diritti civili sono molto più avanti di coloro che li governano.

Il Gay Pride, che da decenni si ritrova in tante città italiane ed estere, ben diversamente dalla squallida accezione con cui si è voluto catalogarlo, è in realtà un modo per affermare gioiosamente ma con contenuti di alto valore sociale e civile i propri diritti. Il diritto alla vita, ad essere cittadini a pieno titolo, ad essere parte attiva di una comunità inclusiva, solidale, aperta e non bigotta e arretrata. Il diritto ad essere, semplicemente, quello che si è, liberi di esistere.

Con questa uscita, Ugo Rossi si colloca all'interno di un sentire retrivo e fuori dal tempo e dal mondo, che non rappresenta i valori a cui si ispira il centro sinistra trentino e pone, inevitabilmente, serie riserve in coloro che lo hanno sin qui sostenuto.

Ci auguriamo che i partner di maggioranza che hanno un peso nel governo di questa provincia facciano sentire forte e chiara la loro voce.

Affermare che solo di folklore ed esibizionismo si tratta significa offendere non solo la comunità trentina Lgbtq ma anche l'intelligenza di tanti e tante che si sono battuti in questi anni per un mondo migliore, di incontro, diritti, dignità, solidarietà e diritto all'amore in tutte le sue forme.

Lucia Coppola
coportavoce dei Verdi del Trentino

      
   

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